Cinque imprevedibili modi per sfruttare fino all'ultimo centimetro il nostro formaggio. Fidatevi: non ve ne pentirete!
Il Parmigiano Reggiano è tutto naturale, crosta compresa. E la crosta si può mangiare! Si racconta che un tempo (non tanto tempo fa..), le nonne conservassero gelosamente in un cassetto della credenza le croste di formaggio: dure, sottili e grattugiate fino all’impossibile. Quando la fame ancora si faceva sentire era impensabile gettare via un simile bendiddio, ancora ricco di gusto e calorie. Bisognava solo sapere come usarlo…
A volte capitava che le suddette nonne regalassero ai nipoti le croste di Parmigiano con la stessa soddisfazione con cui oggi regalerebbero loro una scatola di cioccolatini. E i nipoti, armati di santa pazienza e denti buoni, le masticavano a lungo, quasi come fossero dei chewing-gum, finché non si ammorbidivano abbastanza da riuscire a mangiarle.
Altrimenti le riutilizzavano in mille modi diversi, tipici di una cucina povera ma creativa, che oggi possiamo riscoprire con gusto e curiosità.
Conservate anche voi le croste di Parmigiano Reggiano, grattate la superficie esterna con un coltello solo per eliminare la parte più “maneggiata”, lavatele e provate a prepararle così:
In brodo
Mettetele a bollire assieme agli ingredienti che usate per preparare il brodo di verdure o il minestrone. Il brodo sarà più saporito e la crosta, ammorbidita, potrà essere gustata come stuzzichino. La stessa cosa si può fare anche con la pasta e fagioli, il ragù o i risotti.
Alla griglia o sulla piastra
Fatele cuocere dal lato della crosta finché non diventano croccanti e dorate e gustatele calde. Con lo stesso procedimento si possono fare anche in forno.
Fritte
Tuffatele in abbondante olio bollente. Si ammorbidiscono e si gonfiano. Mangiatele appena fatte, altrimenti tornano dure!
Soffiate
Tagliatele a tocchetti e passate al microonde alla massima temperatura. Quando cominciano a "fare le bolle" spegnete e gustate: diventano croccanti.
Sul fuoco
Infilzatele su una forchetta e accostatele alla fiamma del camino (in mancanza, va bene anche il fornello a gas) abbiate pazienza finché non abbrustoliscono e… buon appetito!